Focus economia07/02/2023

Missione franco tedesca negli Usa ma manca l'Italia

  • 0

Bruno Le Maire, ministro francese dell'Economia e Robert Habeck ministro tedesco dell'Economia

Robert Habeck, ministro tedesco dell'Economia, e Bruno Le Maire , omologo francese, sono atterrati negli Usa ieri non prendendo lo stesso volo ma avendo la stessa destinazione: colloqui congiunti alla Casa Bianca e incontri oggi con il segretario al Tesoro Janet Yellen e la rappresentante americana per il commercio Katherine Tai . Habeck deve evitare che IRA comprometta i rapporti commerciali tra Germania e Stati Uniti. E Le Maire vorrebbe fare altrettanto per la Francia. Insieme, seduti allo stesso tavolo, Habeck e Le Maire parleranno invece prima di tutto degli interessi dell Europa, evitando così visite unicamente bilaterali che mettono in primo piano i rapporti bilaterali.
L'iniziativa tedesco-francese è stata presentata dunque come una missione europea : due ministri di peso, provenienti dai primi due Pil europei, è stato detto che hanno più forza contrattuale negli Usa rispetto a un rappresentante a nome della Ue. Ma manca l'Italia.
Intanto questa mattina, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso , lo indica dopo l'incontro con il commissario europeo Thierry Breton che ha preceduto l'avvio della riunione del Consiglio competitività che si è aperto questa mattina a Stoccolma. Ne parliamo proprio con Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Sanità, l'Italia fanalino di coda per spesa pro capite
Nel 2020, secondo la Corte dei Conti, la spesa sanitaria pubblica pro capite in Italia si è attestata a 2.851 dollari all anno (2.630 euro), contro i 5.905 dollari assicurati a ogni cittadino tedesco, i 4.632 dollari dei francesi e i 4.158 dollari degli inglesi. Un abisso che si è progressivamente allargato nel corso del decennio 2008-2019, durante il quale si sono susseguiti tutta una serie di tagli. L'Italia non solo investe meno di Paesi come Francia e Germania per finanziare l'assistenza ai suoi cittadini ma resta molto più in basso anche sommando a quella dello Stato la spesa privata (che vale il 2,2% del Pil). E se nel 2021 la spesa pubblica è arrivata al 7,2% del Prodotto interno lordo il governo Meloni ha stimato una riduzione, fino a scendere nel 2025 al 6,1%. Pochissimo. Approfondiamo il tema con Paolo Nucci, Professore ordinario di Oftalmologia all'Università di Milano e co-autore insieme a Rosanna Magnano del libro "CHI CI CURERÀ" - Appunti sul futuro della sanità pubblica, in uscita l'11 febbraio con il Sole 24 Ore.

Occhialeria italiana. Internazionalizzazione e sostenibilità sono le parole chiave emerse dall'ultima edizione di Mido
Da sabato 4 febbraio a ieri lunedì 6 febbraio si è tenuto presso Fiera Milano Rho la 51esima edizione di MIDO, l'eyewear show internazionale che accoglie tutta la filiera dell'occhialeria da tutto il mondo. Poco più di 1.000 espositori, oltre 150 paesi rappresentati, 6 padiglioni, 8 aree espositive. Più di 30 appuntamenti tra convegni, incontri, tavole rotonde ed eventi oltre 250 giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo. Nel 2022 il settore dell occhialeria italiana, composto da 830 aziende e 18.250 addetti, ha performato in maniera brillante sui mercati internazionali, ma pesano le tensioni inflattive e l incertezza economica. Secondo i dati di preconsuntivo 2022 elaborati da ANFAO (Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici), la produzione dell occhialeria italiana nel 2022 è stata di 5,17 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto al 2021. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 22,5% sul 2021, arrivando a circa 5 miliardi di euro. Ne parliamo con Giovanni Vitaloni, presidente del Mido.

Da non perdere

Ascolta anche

Noi per voi